Giornata spreco, perso 1/3 cibo: le strategie di risparmio a tavola

Dalle ricette del giorno dopo ai trucchi salva spesa, sono diverse le strategie che si possono attuare per contribuire a ridurre lo spreco alimentare che ha un impatto pesante dal punto di vista economico e della sostenibilità ambientale, oltre che etico considerato l’aumento delle persone affamate. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione della Giornata contro lo spreco, che ricorre oggi 5 febbraio, nel ricordare che, secondo elaborazioni del centro studi Divulga, dal campo alla tavola viene sprecato o perso circa un terzo del cibo a livello mondiale.

Per sensibilizzare i cittadini rispetto a un problema sempre più grave, Campagna Amica ha stilato un vademecum con le strategie di risparmio a tavola: importante fare la lista della spesa, acquistare direttamente dal contadino privilegiando le produzioni locali e i mercati a Km zero, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati. Meglio poi effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, prediligere prodotti di stagione, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione e conservarla adeguatamente. Ma lo spreco si batte anche a tavola, chiedendo la doggy bag al ristorante e recuperando gli avanzi con i piatti del giorno dopo. 

Dagli agriturismi Campagna Amica Terranostra arrivano diverse idee di ricette contadine anti spreco con cui poter realizzare un menù completo. Come stuzzichino per un aperitivo, ad esempio, la cuoca contadina Elisa Mignani dell’agriturismo Il Campagnino di Pessina Cremonese (Cremona) suggerisce di recuperare il risotto allo zafferano per realizzare degli stick adatti anche ai bambini. “Dopo aver ravvivato il riso avanzato con del brodo vegetale – spiega Elisa – possiamo insaporirlo con grana grattugiato e dei cubetti di formaggio tipo toma. Si stende poi un rotolo di pasta fillo, lo si riempie con il riso ravvivato e si crea una sorta di rotolo ripieno. Tagliamo poi dei piccoli cilindretti e li friggiamo un minuto in olio bollente. Completata la cottura, si inserisce in ognuno di questi cilindretti uno stecchino di gelato e i nostri stick sono pronti per essere gustati”.

Il pane raffermo, invece, può essere un ottimo ingrediente per realizzare degli gnocchi di recupero, come spiega la cuoca contadina Giulia Di Scanno dell’agriturismo Al Marnich di Schignano (Como): “Come prima operazione si toglie la crosta al pane e lo si taglia a cubetti, da mettere poi a bagno nel latte. In una ciotola capiente, ai cubetti di pane si aggiungono farina setacciata, sale, pepe, noce moscata, formaggio e si mescola fino a ottenere un composto abbastanza morbido. A questo punto si possono formare degli gnocchi che andranno cotti in acqua salata”.

Dagli avanzi del brodo di carne si può ottenere un secondo rapido e sfizioso. “Prendiamo sedano, carote e cipolle insieme alla carne utilizzata per fare il brodo – spiega Claudio Rinaldi dell’agriturismo Cascina Biffa di Lurano (Bergamo) – Aggiungiamo pane ammorbidito nel latte e tritiamo tutto. Uniamo poi formaggio grattugiato, uova, spezie e sale: creiamo così un composto da cui poi ricavare delle polpette da friggere in padella, dopo averle passate nel pan grattato”.

Come contorno si possono recuperare le bucce di zucca e patate, come racconta Tiziana Porteri, cuoca contadina dell’agriturismo Roccolo di Bedizzole (Brescia): “Laviamo e tagliamo a tocchetti 250 grammi di buccia di una zucca e lasciamo bollire per 30 minuti in acqua calda. Nel frattempo in forno facciamo cuocere per 10 minuti le bucce di tre grosse patate, precedentemente condite con olio, erba cipollina, sale e pepe. Una volta scolata la buccia di zucca, la condiamo con olio, sale, pepe e l’aggiungiamo alla teglia in forno: cuociamo per altri dieci minuti. A seguire mettiamo tutte le bucce in un’ampia terrina dove abbiamo già amalgamato due uova, due cucchiai di latte, sale, pepe, cubetti di formaggio Tremosine e formaggio grattugiato. Il composto così ottenuto lo trasferiamo in una terrina da ripassare in forno preriscaldato a 190 gradi per 20 minuti, e poi per altri 5 minuti in modalità grill”.

Infine, per dolce si può optare per una torta di pane raffermo con noci: “Prepararla è facilissimo, – spiega Christian Romagnese dell’agriturismo Cascina Serzego di Val di Nizza (Pavia) – Basta prendere 150 grammi di pane raffermo e ammorbidirlo nel latte, poi strizzarlo e ridurlo a pezzettini. Nel frattempo si tostano in padella 50 grammi di noci e si tritano. Si vanno poi a mescolare con il pane, insieme a 140 grammi di zucchero e 5 uova sbattute. Lasciamo riposare qualche minuto e poi mettiamo il tutto in forno a 180 gradi per 45 minuti circa”.

E per chi invece preferisce un piatto unico – conclude la Coldiretti Lombardia – una valida alternativa è il recupero della carne di bollito, come spiega il cuoco contadino di Terranostra Campagna Amica Stefano Correale, dell’agriturismo Agrimania di Garbagnate Milanese: “Con la carne avanzata il giorno prima si può creare un finto ossobuco, arricchito da risotto alla milanese. Per ogni porzione si utilizzano 100 grammi di carne di bollito macinata, 20 grammi di albume d’uovo, 1 grammo di sale e 50 grammi di mollica, tutti frullati insieme fino a ottenere un composto liscio e omogeneo: a questo punto si dà al composto la classica forma dell’ossobuco, lo si fa cuocere a vapore a 80 gradi per 20 minuti e alla fine, all’interno, si aggiunge il risotto allo zafferano”.

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